doppio post sorry XP
Amore e Odio?!
Giaccio seduto contro il muro dove io e Lavi abbiamo fatto l'amore...no, non era amore, era sesso e basta.
Sento dei passi, non ho voglia di alzarmi, per una volta me ne fregherò.
Kanda mi passa davanti...ma fra tutti proprio lui?!
Mi manda un'occhiataccia e io non ci faccio nemmeno caso, non mi interessa...
Esattamente come è venuto se ne va, meno male, non avevo voglia di qualcuno che rompesse.
Mi decido ad alzarmi e mi dirigo lentamente verso la mia stanza.
Kanda era rimasto non poco sorpreso alla vista di un Allen così passivo, immaginava benissimo chi poteva essere la causa del suo malessere, stava per svoltare l'angolo quando sentì la voce di Book-man.
-Domani, abbiamo una missione, alle 8.00 dovrai trovarti al portone principale, ti spiegherò i dettagli domattina, adesso è meglio se ti riposi visto la nottataccia che hai passato.
Il silenzio più profondo veniva dalla stanza del ragazzo.
-Non farti coinvolgere dalla guerra e...nemmeno dai soldati...
Un “Sta zitto vecchio” venne dalla stanza del ragazzo e Book-man non poté far altro che mordersi le labbra, i quasi tre anni passati all'Organizzazione erano tanti...troppi anche per uno come Junior...forse sarebbe stato meglio chiedere alla loro organizzazione di mandare un altro ragazzo per sostituirlo. Non voleva che Junior diventasse veramente “Lavi”.
-Non occorre che me lo ripeti vecchio, non sarà questa catapecchia ammuffita a farmi dimenticare il mio dovere.
Lavi aveva aperto la porta e ora stava davanti al suo maestro.
Quando Book-man guardò nell'unico occhio del suo allievo vide uno sguardo talmente freddo e tagliente che si tranquillizzò, forse i suoi dubbi erano infondati.
Salutò il ragazzo e se ne andò.
Lavi crollò appoggiato alla porta, lo sguardo vacuo ed assente.
Kanda se ne andò, infondo non erano affari suoi.
Sono passati giorni dalla prima volta che lo abbiamo fatto e ogni sera ci rinchiudiamo in una stanza, sembra una tortura cinese, non parliamo troppo stanchi o troppo pieni delle nostre sofferenze per farlo, lasciamo solo che i nostri corpi si scarichino per poi addormentarci insieme.
Di solito è Lavi a venire nella mia stanza, lui si sveglia sempre presto e lascia la mia stanza...Quando mi sveglio sento un vuoto talmente grande che sembra divorarmi. Almeno una volta vorrei che mi svegliasse dolcemente e mi dicesse con un enorme sorriso una cosa tipo: “buongiorno”.
Sto camminando per il corridoio che mi condurrà alla mensa, sto per fare colazione, e scuoto la testa convinto, non potrà mai accadere una cosa del genere!
Vedo Lavi passarmi vicino non mi saluta nemmeno, sospiro, quando non ci sono altre persone è così freddo...rabbrividisco e mi viene da ridere...
Pure i brividi ora mi fa venire...
-Adesso ridi per i fatti tuoi, fagiolino?
Mi volto e vedo Kanda.
-Che vuoi?
Lo dico con aria scettica, non ho voglia di incavolarmi.
-Komui ti manda a chiamare.
Non aggiunge altro e girandosi torna indietro, quanto lo odio...
Lo vedo avvicinarsi a Lavi e parlare con lui...strano...sento una certa irritazione a vederli insieme...si allontanano e io mi sento sempre più nervoso, a momenti rispondo male a Linalee che mi chiama avvisandomi che suo fratello mi vuole vedere.
Mi scuso per la reazione brusca e mi avvio.
Vedo Crowley e Miranda già nella stanza, Komui mi saluta.
-Buongiorno Komui-san! Miranda-san, Crowley-san...
Sorrido loro e ricambiano.
Komui arriva subito al punto centrale, probabilmente è stata trovata una nuova innocence, ci descrive la situazione e ci congeda, dobbiamo partire subito.
Vado a preparare il mio bagaglio e quando esco dalla stanza con in mano il mio bagaglio comincio a cercare Lavi, lo avviserò che per un po' di sere non mi vedrà, una meritata vacanza per me, oserei dire...
Quando lo incontro sta discutendo con Kanda lui non sembra per nulla alterato e Lavi continua a rispondergli sorridendo falsamente, quando mi vedono smettono di parlare e mi fissano, mi sento un po' a disagio...
Lavi mi si avvicina e Kanda si gira di spalle, che strano comportamento...per entrambi....
-Dimmi...
La sua voce fredda mi ricorda il nostro rapporto, ho conosciuto il vero Lavi, non mi mentirà più coi suoi sorrisi.
-Ecco...io devo partire per una missione...
-E allora?
Lavi mi guarda scettico, già...e allora? Cosa mi aspettavo?! Un “Ciao, torna presto!!”, un sorriso e magari un bacio? Ma dove...
-nulla...ti avvisavo che per un po' non ci sarò...
Mi giro e faccio per andarmene.
Lui mi afferra per il polso e mi fa appoggiare la mia schiena contro il suo petto, sento il suo respiro contro il mio collo.
-Vorrà dire che quando tornerai dovrai recuperare il tempo perduto, buona fortuna, Allen.
Perchè quando pronuncia lui il mio nome non riesco a stare calmo? E inevitabilmente arrivo a pensare che forse quel buona fortuna non era tanto per la missione ma, per il dopo-missione...
Lo saluto e mi avvio verso l'uscita della sede.
Torniamo dopo cinque giorni, abbiamo perso nuovamente un compagno, sono esausto e ferito. Komui mi accoglie già pronto a curarmi ma si ferma al mio sguardo, un ragazzo, compatibile, è morto. Tiki è arrivato prima di noi, siamo giunti giusto in tempo per vedere il Noha estrarre il cuore del ragazzo senza lasciare cicatrici o alcuna ferita, frammenti di innocente ci circondavano. Ricordo ancora il cuore di quel ragazzo nella sua mano, Miranda è rimasta shoccata e ora Book-man cerca di riportarla alla realtà, Crowley ha perso la sua solita vivacità, si è ritirato in camera e io sono costretto a fare rapporto, quando esco dalla stanza di Komui, l'uomo mi raccomanda di passare da lui il giorno dopo per sistemare l'innocence.
Arrivo in camera mia, mi dirigo immediatamente verso la nostra piccola toilette, costituita da uno specchio un catino e qualche oggetto personale, vomito tutto quello che mi hanno costretto a mangiare a pranzo.
L'immagine di Tiki stringere nella sua mano quel cuore ancora pulsante mi fa inorridire, sento le lacrime scendere dagli occhi, esausto mi accascio a terra, prendo una piccola brocca d'acqua e me la verso in testa, il liquido si riversa sul pavimento, è gelata.
Niente...nessun segno di miglioramento, adesso oltre ai conati di vomito sento i brividi, almeno però la mia mente si è svuotata, solo un enorme malditesta e la voglia di addormentarmi subito.
Sento la porta aprirsi e quando guardo chi sta entrando vedo Lavi.
Le lacrime scendono copiose e il fatto di vederlo sorpreso mi fa ridere, chissà, se Tiki cercasse di strappargli il cuore cosa troverebbe? Un buco probabilmente...o magari un sasso, forse una pietra, di quelle preziose e dure, un diamante?
Vomito ancora e non capisco più cosa provo, tutto si sovrappone, guardo nuovamente Lavi, ha uno sguardo così freddo...
-sono...impazzito....Lavi?
Lui mi continua a guardare serio.
-è per questo che vi odio.
Rido, e cado sul pavimento, si sono impazzito...lo vedo uscire e chiudo gli occhi.
Non mi lasciare solo Lavi, ti prego...
Alzo la mia mano verso dove poco prima c'era Lavi, credo di sentire qualcosa di caldo avvolgermi e due braccia forti strapparmi al pavimento.
-Lavi...
Il suo nome è l'unica cosa che mi rimane in testa, non è lui, ne sono sicuro, forse è solo la morte che si è accorta di aver dimenticato qualcuno su questa terra...
Strano la morte ha il volto di Tiki, lui mi sorride ed in momento mi ritrovo legato ad una parete, lui mi fissa curioso.
-Mi chiedo come sia possibile tu sia ancora vivo...
Ha uno sguardo divertito e sinceramente curioso, pensavo mi stesse prendendo in giro, non c'è limite alla pazzia della pecora, il noha, del piacere.
Sento la sua mano entrare nel mio corpo.
-Vediamo...potrei provare nuovamente a bucarti il cuore, o forse strappartelo direttamente. Tu che dici, Lavi?
Vedo Lavi affacciarsi da una specie di porta creata giusto per la sua entrata in scena.
Mi si avvicina e mi prende il mento.
-Non mi intessa, fanne quello che vuoi.
Alza le spalle e fa per andarsene, vorrei gridare di non lasciarmi solo, di aiutarmi ma la voce non esce, tossisco e vedo il sangue macchiare il pavimento.
È così doloroso, non riesco nemmeno a parlare.
-e così un polmone è andato.
Lo dice canticchiando mentre io cerco di sfuggire al dolore, non è così grande da uccidermi ma nemmeno capace di intorpidirmi, sono vigile, così dannatamente vigile.
La sua mano esce dal mio petto, è sporca di sangue.
-è un sogno...vero?
Lo dico respirando appena.
-No...un incubo...un incubo così doloroso che potrebbe essere definito pazzia...
Allora alla fine sono veramente diventato pazzo....
Lecca il suo guanto sporco di sangue.
-Così invitante ma amaro...
Si toglie il guanto e mi afferra il collo, sento le sue labbra posarsi su di esso, un leggero bacio che mi fa tremare, poi la sua lingua ed infine i suoi denti.
-Tiki...
Lui sorride nascosto fra i miei capelli.
-Non stavi provando dolore fino ad un attimo fa? Cos'è ti piace, forse?
Porta la sua mano su un punto preciso del mio corpo e io urlo.
Alza lo sguardo e immagina un bambino terrorizzato probabilmente.
Trova solo uno sguardo freddo.
In confronto a ciò che mi ha fatto Lavi questo è nulla.
Sparisce dalla mia vista e credo di riuscire finalmente a svegliarmi.
Non credevo avrei trovato un incubo peggiore di quello che avevo lasciato.
-Lavi...
Lui è sopra di me e non mi sorride, è arrabbiato.
-Già, sono io, perchè stavi sognando Tiki...
Penso che “sognare” sia una parola grossa, mica volevo che mi stuprasse...
Mi guardo attorno, la toiletta è stata sistemata, Lavi deve aver asciugato il disastro che avevo combinato, mi ha pure cambiato, sono completamente asciutto e mi trovo sotto alla mie coperte.
-...mentre ero io a toccarti?
Spalanco gli occhi e mi porto la mano al collo, sento il segno dei suoi denti.
Comincia a toccarmi quasi nervosamente, cerca qualcosa sul mio corpo, non sarà felice finchè non lo avrò accontentato.
-Ti prego...oggi no...
So già che non riuscirò a fermarlo ma tentar non nuoce.
Mi afferra i polsi e si porta una delle mie mani alla bocca, morde le dita una a una e io cerco di staccarmi, inutile.
-Non provare mai più a pensare a qualcuno che non sia io.
Spalanco gli occhi e gli chiedo con uno sguardo interrogativo il perchè.
Senza alcun preavviso mi penetra, non mi ero nemmeno accorto che si era già tolto i vestiti, quando veniamo lui non sembra ancora contento, ricomincia a spingere ed io urlo.
-B...basta...
Riesce a farmi venire una seconda volta per poi alzarsi arrabbiato, vestirsi ed uscire dalla mia stanza. Guardo la mia pelle, ho dei bei lividi neri, si era già dimostrato violento altre volte, ma stavolta...è stato peggio.
Rimango immobile sul letto, il mio respiro è così corto, mi appoggio una mano sul polmone che Tiki nel sogno mi aveva distrutto.
Cerco di riprendere la calma ma non ce la faccio, le lacrime minacciano di tornare, non so come ho fatto ma mi sono alzato e ora mi sto dirigendo verso i bagni, in piena notte, porto una camicia e un paio di boxer.
Quando arrivo in spogliatoio prendo il primo asciugamano che trovo e butto i vestiti in un cesto.
Apro la porta e mi trovo difronte a un bagno più simile a delle terme che altro.
-Non lo sai che bisogna indossare l'asciugamano, mammoletta?!
Sento la voce di Kanda e immediatamente mi metto l'asciugamano intorno alla vita, persino qui lo trovo e soprattutto a quest'ora?!
Mi scelgo una piscina dove, ovviamente, lui non c'è.
Mi lascio coccolare dall'acqua calda e il mio corpo sembra trovare finalmente pace.
-Diglielo.
Non apro nemmeno gli occhi.
-cosa?
Kanda sbuffa ma non perdo la calma, che bello stare in ammollo...
-Stupido...
So che andrà avanti, la voglia di rinfacciarmi qualcosa sarà troppo forte per lui.
-Digli che stai male...
Apro gli occhi interessato: io sto male?
-...quando lui si comporta così...
Mi viene da ridere “lui”?! Ci vuole tanto a dire il “suo” nome?!
-Perchè non te lo predi tu, questo fantomatico “lui”?
Kanda si alza e sento che sta per uscire.
-Sisi...scappa va...se non hai il coraggio di parlargli tu...cosa vuoi che dica io?!
Si blocca sulla porta.
Io riemergo un poco e con rabbia continuo.
-Infondo piace anche a te, no?! Perchè non me lo porti via?! Ti basterebbe così poco!!
Kanda si volta verso di me, non riesco a vederlo bene con tutta questa umidità che sembra nebbia.
-Io...
è la prima volta che vedo Kanda in seria difficoltà, mi alzo di scatto e rincaro la dose, comincio a sentire gli occhi umidi.
-Dopotutto non credo ci voglia molto per essere più bravi a letto di me!
Kanda stavolta si avvicina a passo deciso e mi afferra il volto.
-io però non riuscirei a salvarlo.
Rimango sorpreso, salvarlo?
-Non te ne sei accorto? Ormai di lui non ne rimane più molto...Io non sarei così bravo da mentirgli per convincerlo che ha ancora un cuore, non sarei capace di metterlo difronte alla realtà che ancora è vivo per poi riuscire a convincerlo che infondo in questo mondo c'è ancora un posto per lui...
Lo fisso, quella frase gli doveva essere costata molto, eppure non dimostrava alcun sentimento mentre lo diceva.
-Ah, Allen...non hai pronunciato il “suo” nome nemmeno una volta...
Esce dal bagno della Sede e io rimasto solo non posso far altro che cadere in acqua e guardare il vuoto, dopotutto...non sono io il più incasinato dei due, mi vengono in mente le sue ultime parole.
-La...vi...
Possibile che quelle 4 lettere, 2 sillabe, una parola, siano capaci di farmi stare così male?
“In un dolore imperfetto muore col veleno nel cuore. Dalle fiamme del purgatorio salviamolo.”
Lavi...avevi bisogno di aiuto, di protezione, di qualcuno che ti ascoltasse ma io, nel mio egocentrismo non lo capii e ti feci più male di quanto non meritassi.
Ci scontrammo ed io arrivai ad odiarti...ma non smisi mai di amarti...